Dalla scuola di Saronno a quella di Nyandiwa.
Era l’anno 2000, io insegnavo alla scuola primaria in una classe quinta. Grazie ad Antonio potemmo iniziare una piccola collaborazione con la scuola di Nyandiwa.
Dopo aver fatto conoscere ai miei alunni il luogo e la sua popolazione attraverso una serie di foto, di filmati e i racconti di un volontario, decidemmo di metterci al lavoro per avere un contatto con i ragazzi del luogo.
Il progetto prevedeva per me una programma-
zione trasversale: i ragazzi dovevano scambiarsi notizie in inglese, dovevano rappresentare la propria realtà attraverso disegni che permettessero di conoscere il luogo dove vivevano e qualche semplice scena di vita e dovevano produrre qualcosa da inviare in dono agli amici africani.
Ricordo la gioia dei miei ragazzi quando arrivò una foto in cui si vedevano i bambini di Nyandiwa al lavoro mentre riscostruivano appunto uno dei puzzle inviati.
Infine tutto doveva culminare in uno spettacolo teatrale che si tenne a fine anno scolastico al Teatro cittadino con la rappresentazione di una leggenda africana per i keniani molto significativa. Si tratta della leggenda di Nyamgondho e della casa di Mae, che oggi possiamo trovare pubblicata anche su internet.
Anche la rappresentazione teatrale ebbe molto successo, alcuni genitori collaborarono per la
raccolta di foglie di palma con cui dovevano essere ricoperte le capanne della scena e nella preparazione dei costumi.
Fu un bel progetto, una bella forma di collaborazione anche se semplice e limitata nel tempo perché purtroppo iniziata solo nell’ultimo anno della scuola elementare, ma fu per loro e anche per me particolarmente significativa.
Dea De Mitri
